Le quattro priorità del neo presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria di Majo

Data pubblicazione: 19-01-2017
Tags: #Ambiente#Autostrade del mare#Crociere#Logistica#Presidente
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Civitavecchia, 19 gennaio 2017  - Consolidare la leadership del porto di Civitavecchia nel settore crocieristico, rilanciare i comparti commerciale e industriale, potenziare la cura del ferro con l''attivazione di nuovi servizi, puntare sulla crescita dell''energia rinnovabile. Sono queste le quattro priorita'' indicate dal nuovo presidente dell''Autorita'' di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-settentrionale, Francesco Maria di Majo, nella sua prima uscita pubblica come numero uno di Molo Vespucci.

Quattro punti da cui partire per segnare il lavoro da portare avanti in un network portuale, quello del Lazio, che cambia la sua guida e la sua struttura. Il presidente Francesco Maria di Majo ha delineato quella che sarà la strada che avrà intenzione di percorrere per consolidare quanto già raggiunto e rilanciare i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, oggi Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Nominato ufficialmente il 24 novembre scorso, Di Majo ha atteso sei settimane per fare un primo punto della situazione, tra criticità e prospettive. Quattro appunto le priorità del suo mandato.

Crociere. L’obiettivo è quello di consolidare questo settore che nel 2016 ha visto un incremento del 3% con un totale di 2 milioni 340mila passeggeri movimentati, con Civitavecchia primo porto in Italia e secondo nel Mediterraneo. “Occorre però migliorare il servizio a terra – ha spiegato il numero uno di Molo Vespucci – per quanto attiene il trasporto da sottobordo alla stazione ferroviaria o altre destinazioni”. In questo senso è già stato avviato un tavolo di concertazione con amministrazione comunale, Rct e Port Mobility. A questo si affianca anche il consolidamento delle Autostrade del Mare.

Rilancio settore commerciale ed industriale nonostante il momento di crisi. "Creare nuovi servizi ed attivare nuove linee merci - ha spiegato di Majo - facendo diventare Civitavecchia anche un importante porto di importazione. In questo senso il primo risultato concreto si è avuto ieri con l'inaugurazione della prima linea Algeciras-Civitavecchia di Maersk, operatore leader mondiale dei container. Stiamo lavorando per intercettare a breve nuovi servizi". Nuovi orizzonti anche per l'Agroalimentare, con nuovi traffici e con la volontà di utilizzare al meglio anche l'area retroportuale. Anche in questo caso si sono avviati già contatti con il curatore fallimentare dell'Interporto, altro problema per la città. A questo si affianca il potenziamento del settore cantieristico navale. "Civitavecchia ha sofferto la questione Privilege - ha ricordato di Majo - mi sono attivato prendendo contatti con il curatore fallimentare per trovare una soluzione a medio-breve termine per riutilizzare l'area, anche attraverso la separazione dei due diversi asset, scafo e capannoni, nella procedura di vendita". Sul cantieristico pensiamo anche alla possibilità di aprire ad altri settori, come le demolizioni delle navi". 

Infrastrutture. “Sono in fase di conclusione i lavori del primo lotto funzionale - ha sottolineato il presidente - ma bisogna completare anche il secondo lotto delle opere strategiche infrastrutturali, per suddividere il porto in due aree, commerciale e turistico, già autorizzato dal Cipe. Va poi avviata la "cura del ferro", con il potenziamento dei collegamenti ferroviari tra porto, retroporto ed arterie ferroviarie. Abbiamo in mano già un progetto del 2014 di Italfer, che ovviamente va rivisto oggi alla luce di alcune esigenze, per servire traffico merci e passeggeri". 

Ambiente. L'idea del presidente Di Majo è che Civitavecchia continui ad essere "laboratorio per progetti utili per lo sviluppo di energie rinnovabili, sfruttando ad esempio il moto ondoso. In quest'ottica, in questi giorni, abbiamo già avviato un progetto con Enel Green Power - ha aggiunto - per sfruttare moto ondoso, con partner internazionali e presentando anche una domanda di finanziamento alla Comunità europea".  

Tra gli obiettivi del presidente di Majo anche il rafforzamento del rapporto tra porto e città, “con Civitavecchia ed il suo comprensorio – ha spiegato – che non devono essere visti dai crocieristi, risorsa più che mai importante, solo come luogo di transito e passaggio, ma anche come interessante territorio ricco di qualità e di potenzialità come è. In questo senso – ha aggiunto – va migliorata l’offerta turistica, anche attraverso particolari punti informativi da individuare all’interno del porto”. Sottolineate anche le criticità trovate al momento dell’insediamento a Molo Vespucci. Innanzitutto quelle legate al bilancio “e dovute – ha spiegato – a contenziosi in atto che potrebbero esporre l’ente al rischio indebitamento. E poi quelli strutturali, dovuti alla nuova organizzazione dell’ente. Abbiamo avuto, come altre Autorità, problemi per la composizione del comitato di gestione e di conseguenza per gli altri organi previsti dalla nuova legge. Al di là di questo sono certo che questo è un network dalle grandi potenzialità”.

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